Laboratori TESSILE
Il controllo sempre più accurato delle proprietà chimiche e fisico-meccaniche sui prodotti tessili sono il successo della moderna industria tessile che deve realizzare prodotti di elevata qualità in modo efficace e competitivo. Perciò le prove tessili devono avvenire in ambienti controllati per ottenere risultati di prova sempre più accurati e confrontabili.
Prima di sottoporre il materiale tessile ad una qualsiasi prova di laboratorio tessile per determinarne le caratteristiche, deve essere fatta un'opportuna preparazione del campione in atmosfera normale (anche definita "Standard Atmosphere") per un certo periodo di tempo in base alle caratteristiche del tipo di materiale e al metodo di prova.
Nei laboratori prove tessili, la norma ISO 139 e l'aggiornamento A1 stabiliscono che l’Atmosfera normale è caratterizzata da una temperatura di riferimento di 20°C e da un'umidità relativa pari al 65%.
La norma ISO 139 stabilisce i seguenti limiti di variazione termoigrometrica:
Temperatura: | ± 2 °C |
Umidità Relativa: | ± 4 % |
I valori di temperatura e umidità relativa all'interno di un laboratorio tessile devono essere misurati periodicamente per garantire il rispetto dei limiti prescritti. Per monitorare le condizioni ambientali devono essere impiegate apparecchiature indipendenti da quelle di regolazione dell'impianto di condizionamento (ISO 139 par. 5.2); le sonde per la misura di temperatura e umidità devono avere accuratezze inferiori alle tolleranze previste.
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Nell'ambito dei laboratori tessili esiste anche un’Atmosfera normale complementare (o Standard Alternative Atmosphere) caratterizzata da una temperatura di 23°C e da una umidita relativa del 50%.
La norma di riferimento per laboratori tessili, ovvero la ISO 139, stabilisce inoltre che i gradienti spaziali di temperatura all'interno del laboratorio devono essere compresi nelle tolleranze specificate e tali variazioni devono essere monitorate periodicamente attraverso apposite mappature del laboratorio. Per ottenere variazioni spaziali contenute è fondamentale avere un impianto di condizionamento che operi con velocità dell’aria inferiori a 0,15 m/s.
Secondo le norme BRITISH STANDARDS (BS4194:1967) si prescrivono due tipi di tolleranze ammesse in un laboratorio che opera nelle condizioni nominali e costanti di temperatura (20°C) e di umidita (65%) e cioè:
Tolleranze di TIPO 1Temperatura: | ± 2 °C |
Umidità relativa: | ± 5 % |
Tolleranze di TIPO 2
Temperatura: | ± 1 °C |
Umidita relativa: | ± 2 % |
Gli Standard ASTM (D123 – 58) sottolineano che l’atmosfera normale per le prove su prodotti o materiali tessili abbia le seguenti caratteristiche:
Temperatura: | 21 ± 1,1 °C | 70 ± 2 °F |
Umidità relativa: | 65 ± 2 % |
Quindi tutte le norme per le prove tessili di tipo fisico-meccanico definiscono dei limiti precisi di temperatura ed umidità all'interno del laboratorio; occorre però ricordare che spesso l’impianto di condizionamento, che deve mantenere questi limiti, deve operare con un controllo fine sulla temperatura se si vogliono mantenere i limiti imposti sull’umidità relativa.
Infatti l’aria condizionata attraversando il locale si riscalda o si raffredda in relazione agli scambi termici con l’ambiente. Questa variazione di temperatura (a pari quantità di vapor d’acqua) causa variazioni sul controllo dell'umidità relativa: quando l’aria si riscalda l’umidità diminuisce, quando si raffredda l’umidità aumenta.
Ad esempio a 20° C ed umidità relativa del 65% una variazione di ± 1°C della temperatura in ambiente condizionato comporta una variazione del ± 4 % sul dato di umidità relativa; per questo motivo è necessario fissare limiti e tolleranze sul controllo della temperatura più ristretti di quelli prescritti dalle norme.
E’ inoltre fondamentale che l’impianto di condizionamento, pur consentendo variazioni di temperatura entro i limiti prestabiliti, controlli la temperatura e l’umidità con una regolazione a controllo proporzionale al fine di ottenere un valore medio della temperatura e dell’umidità il più vicino possibile ai 20°C.
S.T.A. BRANCA IDEALAIR offre due tipologie di impianti in relazione alle esigenze del cliente cioè:
Per un completo rispetto delle normative dei laboratori tessili anche con limiti ristretti, l’impianto di condizionamento designato è l'Elemento Climatico TIPO selezionato sulla base dei volumi ambiente da condizionare seguiti da un'opportuno isolamento del laboratorio in grado da consentire i seguenti parametri termo-igrometrici:
Limiti di variazione della temperatura: | 20°C ± 0,5°C | |
Limiti di variazione dell’umidità: | 65% ± 2% | |
Gradiente termico spaziale: | ≤ 0,5°C/m | |
Gradiente termico temporale: | ≤ 0,5°C/h | |
Velocità dell’aria nel laboratorio: | ≤ 0,15 m/s |
Selezionare l'unità di condizionamento in base al "Volume del laboratorio (m3)" o invia i dati informativi direttamente dal QUESTIONARIO LABORATORIO ONLINE.
Per maggiori informazioni sulle singole unità climatiche BRANCA IDEALAIR ad espansione diretta selezionare modello in base al "Volume del laboratorio (m³)" previsto:
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Elemento Climatico Tipo MINI
Ambiente da condizionare: 9 ÷ 30 m³ -
Elemento Climatico Tipo 0
Ambiente da condizionare: 20 ÷ 50 m³ -
Elemento Climatico Tipo 1
Ambiente da condizionare: 50 ÷ 100 m³ -
Elemento Climatico Tipo 2
Ambiente da condizionare: 100 ÷ 200 m³ -
Elemento Climatico Tipo 2S
Ambiente da condizionare: 100 ÷ 200 m³ -
Elemento Climatico Tipo 3
Ambiente da condizionare: 300 ÷ 500 m³ -
Elemento Climatico Tipo 4
Ambiente da condizionare: 500 ÷ 800 m³
Per informazioni sulle singole unità climatiche Branca Idealair ad acqua refrigerata selezionare il modello in base al VOLUME INTERNO DEL LABORATORIO (m³)" previsto:
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Elemento climatico Tipo MINI
Ambiente da condizionare: 9 ÷ 30 m³ -
Elemento climatico Tipo MIN
Ambiente da condizionare: 20 ÷ 100 m³ -
Elemento climatico Tipo MED
Ambiente da condizionare: 100 ÷ 300 m³ -
Elemento climatico Tipo MAC
Ambiente da condizionare: 300 ÷ 800 m³
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