La società Branca Idealair, nata a Milano ed dal 1962 trasferita come sede legale e operativa a Mercallo - Varese, è un'azienda italiana consolidata nel ramo del controllo tessile per analisi sulla qualità di fibre, filati e tessuti all'interno di laboratori tessili, istituti scolastici, di ricerca e imprese tessili a livello nazionale ed estero.
Gli strumenti di controllo tessile sono realizzati da Branca Idealair per la caratterizzazione merceologica dei prodotti tessili e rappresentano strumenti di analisi tessile progettati e realizzati secondo gli standard Internazionali UNI, EN, ISO, BS, NF, IWS, SN, AATCC, ASTM GB, JIS, IWTO, etc... e forniti con marchio CE e certificazione di fabbricazione "state-of-the-art".
La produzione delle macchine viene gestita da personale qualificato in appositi reparti partendo dalla lavorazione meccanica del telaio portante.
Assemblaggio elettrico e collaudo finale sono seguiti da personale tecnico qualificato che esegue attività di taratura e verifica funzionale di ogni strumento oltre a servizi di manutenzione, taratura e certificazione presso il cliente.
Attraverso il laboratorio condizionato a temperatura e umidità controllate secondo la norma ISO 139:2011 si effettuano controlli e verifiche interne di taratura degli strumenti per certificare determinati prodotti offerti come ad esempio le dime di calibrazione per gli Air permeability.
Nel 1925, l'Ing. Alberto Branca convinse le industrie tessili italiane circa l'impiego di una versione innovativa della prima stufa di condizionatura realizzata da Branca Idealair, il Regain tester o stufa di essiccazione delle fibre tessili la quale serviva per determinare il contenuto di umidità e tasso di ripresa dei materiali tessili; con un riscontro largamente positivo la regain tester venne impiegata dalle industrie tessili per determinare il loro tasso commerciale di ripresa (%).
Da questa valutazione nasce il concetto di seguito espresso:
Il metodo corretto è porre i campioni in un ambiente ad Atmosfera Standard a una temperatura di (20 ± 1) °C e umidità relativa a (65 ± 2) %, fino a raggiungere un equilibrio termo-igrometrico inerte tra campione e ambiente controllato (Vedi "Laboratori per il Tessile").
Chi più, chi meno, una volta ottenuto tale equilibrio termo-igrometrico, il materiale si considera in uno stato fisico stabile, condizione che deve essere raggiunta per assorbimento o rilascio del suo contenuto di umidità (g).
Per ottenerlo si adottano unità di trattamento dell'aria come gli Elementi Climatici, ovvero impianti progettati per far circolare un certo quantitativo d'aria (m³/h), regolandone accuratamente temperatura e umidità relativa in modo autonomo.
In modo tale che le grandezze fondamentali restano all'interno dei limiti espressi dalle norme e costanti, il più possibile, in ogni punto dell'ambiente condizionato garantendone la miglior uniformità.Il monitoraggio dei valori ambientali e l'acquisizione dei valori ambientali venivano registrati in precedenza da un termoigrografo su carta, oggi da dispositivi elettronici associati a sonde di lettura capacitive o psicrometriche, sistemi di acquisizione dati, che devono avere una sensibilità di lettura tale da registrare il più fedelmente possibile le oscillazioni temporali in ambiente condizionato e un'accuratezza di misura inferiore quella relativa i limiti di tolleranza richiesti dalle normative.